Insegnare è imparare due volte
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Tirocini

(LEGGE REGIONALE 19 luglio 2013, n. 7)

COS’E’ IL TIROCINIO:

Il Tirocinio non è un rapporto di lavoro ma una modalità formativa che consente di acquisire competenze attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro.

PER LE IMPRESE:

E’ uno strumento che facilita l’inserimento di personale.

PER CHI CERCA LAVORO:

E’ un’opportunità per agevolare le scelte professionali e arricchire il proprio curriculum;

E’ un’opportunità di realizzare una esperienza in azienda che accresce il bagaglio di conoscenze e competenze e che crea utili contatti con il mondo del lavoro.

REQUISITI PER LE IMPRESE:

  • essere in regola con la normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro,
  • essere in regola con la normativa di cui alla Legge n. 68/1999,
  • non avere effettuato licenziamenti per riduzione del personale nei 12 mesi precedenti l’attivazione del tirocinio per attività equivalenti nella stessa unità produttiva, salvi quelli per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo e fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative, non fruire della cassa integrazione guadagni, anche in deroga, e/o contratti di solidarietà per attività equivalenti a quelle del tirocinio, nella medesima unità produttiva.

SOGGETTI PROMOTORI:

I tirocini devono essere promossi da soggetti terzi rispetto ai tirocinanti e ai datori di lavoro, che garantiscano la regolarità e la qualità dell’iniziativa. Cescot Ferrara , in quanto ente di formazione accreditato dalla Regione Emilia Romagna è un SOGGETTO PROMOTORE.IL SERVIZIO OFFERTO DA CESCOT FERRARA PER LA GESTIONE DEI TIROCINI PREVEDE:

  • La redazione del progetto formativo personalizzato per il tirocinante e per l’azienda.
  • La disponibilità di un tutor didattico e organizzativo dell’attività e il supporto all’azienda nell’individuazione del Responsabile di tirocinio sul luogo di lavoro.
  • L’espletazione di tutte le pratiche e le comunicazioni che l’attivazione e gestione del tirocinio prevede.
  • Il monitoraggio della formazione in contesto aziendale.
  • L’erogazione della formazione aggiuntiva in aula (quando sarà prevista dalla Regione Emilia Romagna).
  • La somministrazione delle verifiche per la formalizzazione delle capacità e delle conoscenze.
  • Il rilascio, al termine del periodo di tirocinio, dell’attestazione prevista (Scheda Capacità e Conoscenze di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 739/2013).
  • La possibilità, su richiesta, di realizzare la formazione obbligatoria per l’azienda in materia di sicurezza che riguarda anche i tirocinanti

QUANTO COSTA IL SERVIZIO DI TIROCINIO ALLE IMPRESE:

INDENNITA’ MENSILE PER IL TIROCINANTE di almeno 450,00€, eccetto per i tirocini in favore di lavoratori sospesi o comunque già percettori di forme di sostegno al reddito.

L’assicurazione obbligatoria del tirocinante contro gli infortuni presso l’INAIL e per la responsabilità civile verso terzi.

Il costo per i servizi erogati dal PROMOTORE.

Cosa è cambiato dal 1° luglio 2019?

Dal 1° luglio 2019, per effetto della legge regionale n° 1/2019, sarà superata la distinzione tra tirocini formativi e di orientamento e tirocini di inserimento o reinserimento al lavoro (tipologie A e B) e la durata massima del tirocinio sarà di 6 mesi. Resterà il limite massimo di durata di 12 mesi per i tirocini rivolti a persone in condizioni di svantaggio, che potrà salire fino a 24 mesi nel caso di persone con disabilità.

La nuova legge conferma l’indennità minima di 450 euro mensili per tutti i tirocinanti e prevede, inoltre, maggiori tutele per i tirocinanti e un sistema di controllo e monitoraggio finalizzato a garantire il corretto utilizzo del tirocinio e a contrastarne i possibili utilizzi elusivi, con l’obiettivo di prevenire ogni abuso.

Le novità introdotte sono:

un nuovo sistema di autorizzazione preventiva, che dovrà essere rilasciata dall’Agenzia per il Lavoro;

  • ulteriori vincoli per i soggetti ospitanti, a partire dal divieto di sostituire con i tirocinanti il personale in malattia, maternità, ferie o in sciopero, e i lavoratori in momenti di picco delle attività;
  • un limite al numero di tirocinanti che possono essere seguiti contemporaneamente dai tutor di soggetto promotore e ospitante;
  • una più stretta integrazione tra Regione e Ispettorato del Lavoro in merito alle attività di controllo;
  • un nuovo impianto sanzionatorio nei confronti di soggetti promotori e ospitanti.

Poiché il tirocinio è prima di tutto un’esperienza formativa, per la quale occorre garantire uno standard qualitativo uniforme su tutto il territorio, la Regione conferma che la progettazione dei percorsi formativi individuali su cui si devono basare tutti i tirocini deve fare riferimento alle qualifiche del Sistema regionale (SRQ).